L’argomento è di grande importanza per il territorio di Gualdo Tadino e occorre far luce sulla vicenda: parliamo dell’istanza presentata qualche tempo fa da alcuni cittadini gualdesi per la ricostituzione della comunanza agraria dell’Appennino Gualdese, una delle più grandi d’Italia.
Si tratta di un tema molto attuale sulla quale sono arrivate novità rilevanti. Il Commissario aggiunto Dott. Pietro Catalani, in data 23 aprile 2014, in merito alla causa demaniale fra la Comunanza Appennino Gualdese e l’Amministrazione Comunale di Gualdo Tadino, per la ricostituzione dell’Amministrazione Appennino Gualdese, ha emesso la prima sentenza dichiarando:
La propria giurisdizione; La facoltà del Consiglio Provvisorio a promuovere e a partecipare al giudizio; Disponendo la procedura dell’attività istruttoria sulla controversia (estensione e natura della proprietà dei terreni, natura e spettanza della titolarità della gestione, definizione delle spese da risolvere all’esito del giudizio) per l’udienza del 2 luglio 2014 alle ore 11 che potrebbe anche essere definito mediante una auspicabile conciliazione.
Il riconoscimento del buon diritto delle richieste rappresentate dal Consiglio Provvisorio e della sua rappresentante è stato legalmente sancito.
“La sentenza – dichiara il candidato sindaco Massimiliano Presciutti – dà ragione in primo grado ai cittadini. Questo significa che i 2500 ettari di terreno gravato da uso civico che insistono sul territorio del Comune di Gualdo Tadino trovano un accoglimento. Perciò da un lato si riconosce da un punto di vista normativo la fondatezza dell’istanza da parte dei cittadini, mentre dall’altro si smentisce clamorosamente quanto è stato sostenuto fino ad oggi dall’ex Sindaco Morroni in tema di uso civico. Una sentenza che dimostra come è molto utile fin da subito riprendere questo ragionamento secondo legge, piuttosto che andare per tribunali”.
Nel frattempo la Regione ha nominato un commissario ad acta, Dott. Marco Vinicio Galli per gestire la vicenda, che ha incontrato le parti in causa. Lo stesso ha fissato la data del 15 giugno per le elezioni del nuovo consiglio direttivo della Comunanza Agraria.
“La nostra posizione sulla questione – continua Presciutti -, anche in virtù dei contenuti della sentenza emessa, è chiara. Noi pensiamo che un’Amministrazione Comunale seria non debba fare ricorso ai tribunali contro i cittadini, ma debba cercare di parlare con loro instaurando un dialogo. Sulla vicenda ci auguriamo che si ricostituiscano gli organi della Comunanza il prima possibile ed il fatto che il 15 giugno si voti è una buona notizia. Noi avevamo auspicato questo ed il Commissario ha fatto un buon lavoro. Merita senza dubbio un plauso. E’ chiaro che si tratta solo del primo passo di un iter che vedrà la ricostituzione di questi organi. A quel punto, terminato questo percorso, l’Amministrazione Comunale e il Consiglio della Comunanza Agraria dovranno incontrarsi e parlarsi, per trovare le soluzioni migliori per la collettività e per la gestione del territorio. Gestione del territorio che è fulcro centrale del nostro programma elettorale. Concludendo, la vicenda rappresenta un bene perché è un punto fisso da cui partire, ma anche un male perché l’Ex Sindaco ci ha fatto perdere qualche anno di tempo. Bisognava sedersi subito ad un tavolo e trovare una soluzione senza ricorrere a dei tribunali. Questa è la riprova della sua incapacità di governare la cosa pubblica. Con noi al Comando questi fatti non si ripeteranno più”.
IL FUTURO E’ UN’ALTRA STORIA…ORA!
Gualdo Tadino, 08/05/2014
Comitato Presciutti Sindaco
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